Chi decidesse di dedicarsi ad una visita più approfondita del territorio può farlo attraverso i due itinerari di seguito descritti, da usarsi giusto come pretesto per il gusto di lasciarsi perdere tra colline e boschi.
Gran parte dei percorsi suggeriti si sviluppa lungo strade comunali e sentieri di antico uso pubblico; si confida comunque nella collaborazione dei proprietari dei terreni, e nelle ovvie norme di condotta degli escursionisti, certi che la promozione di un turismo “intelligente” passi anche attraverso questa forma di conoscenza storico-naturalistica del territorio, che si sappia adattare anche a percorrere sentieri non completamente attrezzati o all’imprevista sterpaglia.
PIAZZA S.ROCCO, CUCURSELLO, VILLA FIORITA, SERPENTARA, VADO CARONI, CASA BALDI PIAZZA S. ROCCO, COCURSELLO, VALLE FIORITA, SERPENTARA, VADO CARONI, CASA BALDI
Un percorso di grande interesse naturalistico che propone la riscoperta del Paesaggio Eroico con i suoi innumerevoli e caratteristici scorci. Unendo le sedi delle due Accademie tedesche, aperto sulla vista cara alla pittura romantica, il tracciato spazia tra la Valle del Sacco e le terre dei Latini, dall’alto dei Colli di Olevano. Partendo dalla sinistra della chiesa di S. Rocco ed attraversato un passaggio coperto, si percorre l’abitato di via dei Morroni per scendere ripidamente a valle, tenendosi sempre sulla strada principale, fino al corso del fosso dell’Antera. Attraversato quest’ultimo su di un piccolo ponte si prosegue su una strada sterrata per circa 500 m. giungendo fino alla centrale Italgas: impossibile non notarla. Lasciata quest’ultima alle spalle ed abbandonata la strada, si sale tenendo
il limite del bosco, ed il Colle Celeste con l’abitato di Via Monte Belloni in alto, sulla destra. In questo tratto il passaggio può essere un poco difficoltoso, soprattutto durante la buona stagione, per il rigoglio della vegetazione. Giunti ora sul valico del colle chiamato Cocorsello, la cima è alla sinistra, si prosegue scendendo a valle, sempre tra il bosco
ed uliveti, e si arriva alla confluenza di due corsi d’acqua, che vanno poi a formare il fosso dell’Acqua Calda. Lungo il ramo di destra tra muschi e rocce erose dall’acqua, si arriva al Colle di Venere detto anche la Valle Fiorita. Da qui percorrendo una strada sterrata che costeggia il bosco della Serpentara, dove ci si può fermare a bere ad una caratteristica polla sorgiva, si giunge sulla strada provinciale Maremmana Superiore, esattamente al Capolinea delle autolinee Co.Tra.L.. Erano qui situate un tempo le fornaci della famiglia dei Pitto. Appena sulla strada, procedendo poche decine di metri sulla sinistra, si sale a destra per contrada Le Grotte (si notino dopo circa 200 m. i resti di una antica cisterna nel casolare a sinistra, forse romana), e proseguendo per circa 1 Km, tenendosi sulla destra, si giunge la località Vado Caroni. Da qui si scende a destra, sulla strada principale, la comunale Olevano-Roiate, attraverso boschi di castagno. Costeggiato il cimitero di Olevano, si continua fino a Casa Baldi, e poi a Piazza S. Rocco.
NOTE TECNICHE
Lunghezza del percorso: 5,5 Km. Tempo di percorrenza: 3 ore circa. Altitudine massima: Vado Caroni 701 m. Altitudine minima: Fosso dell’Acqua Calda 410 m. Dislivello: 291 m. Difficoltà: 1° livello (bassa) Percorribilità: a piedi, fino alla Serpentara, anche in mountain bike il resto. Attrezzatura: scarpe da trekking, almeno fino alla Serpentara. Variante: dal Vado Caroni, continuando per la strada Olevano-Roiate, si giunge all’ex romitorio di S. Angelo (1,3 km), e si torna verso il centro abitato per località La Selva di Sopra (antica zona di boschi per usi civici) e via Colle di Giano (5,5 km). Diversamente si può raggiungere Roiate (3 km) e la cima del Monte Scalambra (7 ore).
ANNUNZIATA, ACQUACALLA, PUNTO DELLA MOLA, CASE CAIANO, COLLEPARDO
L’itinerario che ha inizio e termine al santuario della S. S. Annunziata, ha la peculiarità di snodarsi lungo antiche strade che un tempo collegavano Olevano ai vicini paesi di Genazzano e di S. Vito Romano (Via di S. Vito, Via di Genazzano). Percorribili anche con muli o carretti, queste vie erano fondamentali per raggiungere le campagne e per il quotidiano trasporto delle merci. Sulla destra del piazzale del Santuario della S. S. Annunziata, ove è posta la croce di ferro, si scende in Contrada Acqua Avutta, e attraversato il fosso dell’Antera si prosegue attraverso un ambiente dall’asprezza affascinante, fino al fondo valle, incontrando più avanti la confluenza di questo col fosso dell’Acqua Calda. Seguendo il corso di quest’ultimo su una strada sterrata in Località Fugliano, si giunge ad un bivio sulla provinciale Olevano-Bellegra e si prosegue sulla destra per circa 50 m. Poi di nuovo a sinistra, percorrendo il largo sentiero, tra filari e campi, uno dei pochi tratti ancora integri di queste antiche strade, si giunge alVecchio Ponte della Mola sul Fiume Sacco (le sorgenti sono un paio di chilometri più a monte), un bell’esempio di impianto altomedievale conservato quasi per intero, a parte le spallette, parzialmente ricoperto da rovi, Sacco che attraversiamo dalla riva sinistra. Traversato il ponte e proseguendo lungo il corso del fiume sulla strada vicinale di Colle Pacciano (con qualche difficoltà poiché la strada è parzialmente interrotta, ma sempre costeggiando il fiume), si incontrano delle vecchie cave di pozzolana, gli Arnari, che per secoli hanno fornito materiale di primaria importanza per l’edilizia di Olevano e dei paesi vicini. Giunti ora al Nuovo Ponte della Mola si attraversa di nuovo il Fiume Sacco, questa volta da destra, e si prosegue prima a sinistra e di seguito subito a destra, sulla vecchia strada Olevano- Genazzano, lasciandosi le “spoglie” di un moderno cementificio sulla sinistra: ancora, impossibile non notarlo. Di qui proseguendo in salita e tenendosi sulla sinistra si arriva, dopo circa 500 m, in prossimità di vecchi casolari, Le Case Caiano. Terminata la strada carrabile si prosegue su un antico sentiero mulattiero particolarmente suggestivo; inerpicandosi fra rocce di tufo, a tratti scavate dal passaggio dell’uomo, risalendo lungo le pendici del Colle della Puglia fino all’edicola della Madonna di Collecardo. Si prosegue infine verso Olevano incontrando dapprima la vecchia chiesa di S. Anna e di seguito il Santuario della S. S. Annunziata, dove ha termine la passeggiata.
NOTE TECNICHE
Lunghezza del percorso: 8 Km. Tempo di percorrenza: 3 ore circa. Altitudine massima: Chiesa SS. Annunziata 440 m. Altitudine minima: Nuovo Ponte della Mola 260 m. Dislivello: 180 m. Difficoltà: 1° livello (bassa) Percorribilità: a piedi; in mountain bike tranne il tratto Case Caiano-Madonna di Colle Cardo circa 500 m. Si possono scegliere strade alternative dalla carta. Attrezzatura: scarpe da trekking, o da ginnastica.Variante: giunti sulla provinciale Olevano-Bellegra, si può continuare salendo verso quest’ultima, passando per i ruderi dell’ex convento della Missione (2,5 km), fino a Bellegra (5,5 km, dislivello 490 m).
Fonti: Guida alla visita di Olevano Romano, 2 ed^ 2015.
Gran parte dei percorsi suggeriti si sviluppa lungo strade comunali e sentieri di antico uso pubblico; si confida comunque nella collaborazione dei proprietari dei terreni, e nelle ovvie norme di condotta degli escursionisti, certi che la promozione di un turismo “intelligente” passi anche attraverso questa forma di conoscenza storico-naturalistica del territorio, che si sappia adattare anche a percorrere sentieri non completamente attrezzati o all’imprevista sterpaglia.
PIAZZA S.ROCCO, CUCURSELLO, VILLA FIORITA, SERPENTARA, VADO CARONI, CASA BALDI PIAZZA S. ROCCO, COCURSELLO, VALLE FIORITA, SERPENTARA, VADO CARONI, CASA BALDI
Un percorso di grande interesse naturalistico che propone la riscoperta del Paesaggio Eroico con i suoi innumerevoli e caratteristici scorci. Unendo le sedi delle due Accademie tedesche, aperto sulla vista cara alla pittura romantica, il tracciato spazia tra la Valle del Sacco e le terre dei Latini, dall’alto dei Colli di Olevano. Partendo dalla sinistra della chiesa di S. Rocco ed attraversato un passaggio coperto, si percorre l’abitato di via dei Morroni per scendere ripidamente a valle, tenendosi sempre sulla strada principale, fino al corso del fosso dell’Antera. Attraversato quest’ultimo su di un piccolo ponte si prosegue su una strada sterrata per circa 500 m. giungendo fino alla centrale Italgas: impossibile non notarla. Lasciata quest’ultima alle spalle ed abbandonata la strada, si sale tenendo
il limite del bosco, ed il Colle Celeste con l’abitato di Via Monte Belloni in alto, sulla destra. In questo tratto il passaggio può essere un poco difficoltoso, soprattutto durante la buona stagione, per il rigoglio della vegetazione. Giunti ora sul valico del colle chiamato Cocorsello, la cima è alla sinistra, si prosegue scendendo a valle, sempre tra il bosco
ed uliveti, e si arriva alla confluenza di due corsi d’acqua, che vanno poi a formare il fosso dell’Acqua Calda. Lungo il ramo di destra tra muschi e rocce erose dall’acqua, si arriva al Colle di Venere detto anche la Valle Fiorita. Da qui percorrendo una strada sterrata che costeggia il bosco della Serpentara, dove ci si può fermare a bere ad una caratteristica polla sorgiva, si giunge sulla strada provinciale Maremmana Superiore, esattamente al Capolinea delle autolinee Co.Tra.L.. Erano qui situate un tempo le fornaci della famiglia dei Pitto. Appena sulla strada, procedendo poche decine di metri sulla sinistra, si sale a destra per contrada Le Grotte (si notino dopo circa 200 m. i resti di una antica cisterna nel casolare a sinistra, forse romana), e proseguendo per circa 1 Km, tenendosi sulla destra, si giunge la località Vado Caroni. Da qui si scende a destra, sulla strada principale, la comunale Olevano-Roiate, attraverso boschi di castagno. Costeggiato il cimitero di Olevano, si continua fino a Casa Baldi, e poi a Piazza S. Rocco.
NOTE TECNICHE
Lunghezza del percorso: 5,5 Km. Tempo di percorrenza: 3 ore circa. Altitudine massima: Vado Caroni 701 m. Altitudine minima: Fosso dell’Acqua Calda 410 m. Dislivello: 291 m. Difficoltà: 1° livello (bassa) Percorribilità: a piedi, fino alla Serpentara, anche in mountain bike il resto. Attrezzatura: scarpe da trekking, almeno fino alla Serpentara. Variante: dal Vado Caroni, continuando per la strada Olevano-Roiate, si giunge all’ex romitorio di S. Angelo (1,3 km), e si torna verso il centro abitato per località La Selva di Sopra (antica zona di boschi per usi civici) e via Colle di Giano (5,5 km). Diversamente si può raggiungere Roiate (3 km) e la cima del Monte Scalambra (7 ore).
ANNUNZIATA, ACQUACALLA, PUNTO DELLA MOLA, CASE CAIANO, COLLEPARDO
L’itinerario che ha inizio e termine al santuario della S. S. Annunziata, ha la peculiarità di snodarsi lungo antiche strade che un tempo collegavano Olevano ai vicini paesi di Genazzano e di S. Vito Romano (Via di S. Vito, Via di Genazzano). Percorribili anche con muli o carretti, queste vie erano fondamentali per raggiungere le campagne e per il quotidiano trasporto delle merci. Sulla destra del piazzale del Santuario della S. S. Annunziata, ove è posta la croce di ferro, si scende in Contrada Acqua Avutta, e attraversato il fosso dell’Antera si prosegue attraverso un ambiente dall’asprezza affascinante, fino al fondo valle, incontrando più avanti la confluenza di questo col fosso dell’Acqua Calda. Seguendo il corso di quest’ultimo su una strada sterrata in Località Fugliano, si giunge ad un bivio sulla provinciale Olevano-Bellegra e si prosegue sulla destra per circa 50 m. Poi di nuovo a sinistra, percorrendo il largo sentiero, tra filari e campi, uno dei pochi tratti ancora integri di queste antiche strade, si giunge alVecchio Ponte della Mola sul Fiume Sacco (le sorgenti sono un paio di chilometri più a monte), un bell’esempio di impianto altomedievale conservato quasi per intero, a parte le spallette, parzialmente ricoperto da rovi, Sacco che attraversiamo dalla riva sinistra. Traversato il ponte e proseguendo lungo il corso del fiume sulla strada vicinale di Colle Pacciano (con qualche difficoltà poiché la strada è parzialmente interrotta, ma sempre costeggiando il fiume), si incontrano delle vecchie cave di pozzolana, gli Arnari, che per secoli hanno fornito materiale di primaria importanza per l’edilizia di Olevano e dei paesi vicini. Giunti ora al Nuovo Ponte della Mola si attraversa di nuovo il Fiume Sacco, questa volta da destra, e si prosegue prima a sinistra e di seguito subito a destra, sulla vecchia strada Olevano- Genazzano, lasciandosi le “spoglie” di un moderno cementificio sulla sinistra: ancora, impossibile non notarlo. Di qui proseguendo in salita e tenendosi sulla sinistra si arriva, dopo circa 500 m, in prossimità di vecchi casolari, Le Case Caiano. Terminata la strada carrabile si prosegue su un antico sentiero mulattiero particolarmente suggestivo; inerpicandosi fra rocce di tufo, a tratti scavate dal passaggio dell’uomo, risalendo lungo le pendici del Colle della Puglia fino all’edicola della Madonna di Collecardo. Si prosegue infine verso Olevano incontrando dapprima la vecchia chiesa di S. Anna e di seguito il Santuario della S. S. Annunziata, dove ha termine la passeggiata.
NOTE TECNICHE
Lunghezza del percorso: 8 Km. Tempo di percorrenza: 3 ore circa. Altitudine massima: Chiesa SS. Annunziata 440 m. Altitudine minima: Nuovo Ponte della Mola 260 m. Dislivello: 180 m. Difficoltà: 1° livello (bassa) Percorribilità: a piedi; in mountain bike tranne il tratto Case Caiano-Madonna di Colle Cardo circa 500 m. Si possono scegliere strade alternative dalla carta. Attrezzatura: scarpe da trekking, o da ginnastica.Variante: giunti sulla provinciale Olevano-Bellegra, si può continuare salendo verso quest’ultima, passando per i ruderi dell’ex convento della Missione (2,5 km), fino a Bellegra (5,5 km, dislivello 490 m).
Fonti: Guida alla visita di Olevano Romano, 2 ed^ 2015.